Le Cave di Cusa: la pietra millenaria dei Templi di Selinunte

A pochi chilometri da Trapani, nella zona di Campobello di Mazara, si trovano le Cave di Cusa, un sito archeologico affascinante che racconta un pezzo di storia greca attraverso le sue pietre incompiute.

Perché vale la pena visitarle

  • Qui veniva estratta la calcarenite (pietra locale) utilizzata per costruire i templi di Selinunte. Puoi ancora vedere blocchi abbozzati, rocchi lasciati a mezzo lavorare, incisioni, capitelli incompleti.
  • C’è un forte impatto visivo: la natura ha ripreso spazio intorno alle cave, che sono diventate un luogo dove storia, natura e paesaggio si incontrano. Il contrasto tra la pietra chiara, il verde della macchia mediterranea, il cielo spesso terso crea scenari che restano impressi.

Storia

  • Operative sin dal VI secolo a.C., furono cruciali fino al 409 a.C., quando la paura dell’attacco cartaginese fermò i lavori a Selinunte, lasciando le cave abbandonate con i blocchi in attesa.
  • Il sito è parte anche di aree naturali protette (es. zona umida Pantano Leone) che conferiscono valore paesaggistico e naturalistico oltre che archeologico.

Come arrivarci / consigli utili

  • Distanza: è accessibile in auto da Trapani, serve un po’ di tempo (dipende da traffico), ma è fattibile in mezza giornata.
  • Orari: meglio visitarli al mattino o tardo pomeriggio per la luce migliore. Evita le ore centrali se la stagione è calda — poca ombra.
  • Cosa portare: scarpe comode, acqua, cappello per il sole, macchina fotografica.
  • Non aspettarti servizi molto sviluppati all’interno: punti di ristoro limitati, pochi allarmi, quindi è bene pianificare con equipaggiamento minimo.